Anshar Lisa – 13 settembre 2021
Vedo Lisa dentro una stanza luminosa, lucente, è seduta all’interno di una specie di culla, una poltrona come mezzo uovo di Pasqua. Ha lunghi capelli giallo chiaro, chiaro, luminosi quasi bianchi. È circondata da solide frequenze. È un Anshar di quarto grado. Ascolto.
Il tempo della pandemia è solo un vostro stato mentale e dico, ancora per chi non vuole comprendere che non dovete avere paura di vivere, perché la vera pandemia non è questa, la vera pandemia sarà il vostro organismo corrotto dal siero per chi lo ha in corpo perché vi renderà deboli ai cloni di virus più forti. Da sempre è stato inglobato in molti cassetti in stanze blindate ogni tipo di ceppo di virus, sono secoli che vi sperimentano addosso malattie su malattie al solo scopo di ridurvi deboli e mansueti.
Il sistema umano così come progettato inizialmente è una macchina animica veicolo di energia sottile molto più forte di ciò che credete.
L’uso del tabacco, l’inquinamento del cibo ha corrotto parte della cellula umana, iniziando a forare sempre di più il delicato processo di autocura e autodifesa primario e primordiale.
Alimentarsi bene, nutrirsi della gioia e siate forti, non vibrate di paura, coloro che governano ridono ad ogni vostra vibrazione bassa, siete più forti di quello che credete ci siamo passati anche noi e stiamo costruendo di nuovo la terra attraverso di voi. Noi veniamo per fare luce sulla verità e per darvi le indicazioni affinché tutto il futuro umano sia totalmente cambiato in meglio, negli spazi la guerra è vinta ora resta lo spazio materia Terra, dove molti milioni di persone combattono.
Per questo virus c’è la cura per ciò che hanno immesso nel corpo umano non c’è cura come non ci sarà per i virus che si potranno inventare nel tempo se non riuscite a comprendere quanto il vostro corpo sia potente, nessuno vi ha mai parlato della guarigione cellulare attraverso il pensiero cibernetico, il corpo si autocura, vero è che servono anche medicine ma buone medicine. L’inquinamento che avete attorno è dettato dall’inquinamento della risonanza emotiva. Tornerò!
