Ti conosco e ti vedo, ti percepisco, ti sento strisciare lungo le strade, lungo le fila delle persone incolonnate in macchina, ti riconosco nelle parole dei falsi profeti.

So come operi, come ti nascondi, come spingi il cuore umano a distruggere sé stesso fino alla morte eterna.

Ti combatto da secoli, so che faccia hanno i tuoi emissari, so quanto possono affondare le loro fauci nei corpi sottili delle persone e nella loro carne.

Io c’ero quando sei stato scaraventato sulla Terra, io c’ero quando il Cielo è diventato nero, quanto le piume nere hanno avvolto le nuvole fino a farle diventare scure e terribili.

Ti ho visto con il tuo ghigno, ho visto come raggiri le persone come le aduli e le compri, come rendi giusto ciò che è sbagliato, come annebbi i pensieri di ognuno di noi. 

Ti nascondi dietro i quadri di potere, ti nascondi sotto facce umane ma nel tempo la loro pelle cade rivelando i tratti di chi sta sotto. Prendi le loro anime le asciughi e le usurpi fino a distruggerle con il tuo odio avido e la tua blasfema esistenza.

Io ti conosco e ti vedo, come moltiplichi la paura, come adori essere chiamato e idolatrato di nascosto, dentro i tunnel dei tuoi emissari, li chiamano illuminati come se avessero la luce ma l’unica fiaccola che posseggono è la tua esoterica cattiveria. 

La tua rete capillare è impregnata di sangue e morte ma sono tutti molto presi dal seguirla e da continuare ad avallare un sistema che loro dicono faccia il loro bene.

Quando si sveglieranno sarà troppo tardi avrai reso tutto ciò che ci circonda morente e putrido, l’unica cosa che ti riesce bene è distruggere.

Ti conosco, so come operi e come vorresti farci marcire tutti ai tuoi piedi fino a nascondere la tua esistenza, fino a distruggere l’esistenza di Cristo.

Piegherai molti di noi, templari ritornati da vite antiche, rimasti nascosti nelle pieghe dei secoli, fedeli custodi del vero Graal, fedeli protettori di Maria Maddalena e Cristo.

Farai in modo di zittirci, di farci tacere di nuovo, mettendo lustro e successo addosso ai tuoi prescelti, ci torchierai l’anima nella solitudine, riderai ogni volta che noi proveremo di emergere per riaccendere la Sacra Fiaccola, farai in maniera di isolarci e farci morire di follia.

Ti conosco, sono di passaggio, tenterò fino alla fine di contrastare il tuo mantello nero foderato di rosso.

Templari ritornati sulla Terra, raminghe anime senza padrone se non Cristo, padroni di nessuno perché comprendono la libertà come valore inestimabile per la propria anima, incapaci di essere accondiscendenti alle follie dettate da un sistema corrotto e ambiguo, servi di nessun padrone.

Ti conosco, ti ho visto nei secoli ora siamo giunti alla battaglia finale, ti sento che ridi dietro le mie spalle ti fai beffa di me tenti di distruggermi sempre di più, potrai vedermi piegato nel fango, in mezzo alla più fitta disperazione, potrai vedermi piangere nella mia solitudine, nella mia mancanza di abbracci e sorrisi, potrai saltare ancora attorno al mio corpo sperando di vedermi cedere e dirti che si avevi ragione Dio non esiste, ma finché la mia spada mi sorreggerà, finché il mio elmo sarà ben calcato in testa e collegato con l’Universo Cristico, finché dirò Amen tu non mi avrai sconfitto, sono di passaggio, avrei voluto calcare queste terre nella gioia, nella pace, in compagnia dei miei amici, invece mi ritrovo di nuovo in battaglia, solitario templare che imbraccia il Graal e si rialza, non mi avrai mai finché sentirò che Dio è dentro di me, non mi avrai mai finché sentirò un singolo battito di ali di un angelo, non morirà la mia anima finché Cristo brucerà dentro la mia coscienza e come mi sono ribellato a chi mi chiedeva di uccidere un mio simile così mi ribello a te che chiami Nemico il mio Pastore, che ti nascondi nel momento in cui pronuncio il suo nome Jesus Christ. Mi rialzerò ogni volta finché non tornerò ad abbracciare la sua immensa Luce, e non rimpiangerò di lasciare la Terra perché questa non è la vita che un’anima degna di bellezza anela ad avere.

Non rimpiangerò di aver lasciato chi brama di seguire te negli inferi che hai creato a tua immagine e somiglianza, hai portato in superficie l’albero della morte, quante anime sono appese come grappoli d’uva marcescente sul tuo albero, quanti cuori ignari della loro fine ti appresti a raccogliere, non rimpiangerò nulla quando riabbraccerò il volto immenso della Pace di Cristo.

Ti conosco e ti vedo. 

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